Un anticorpo blocca il cancro al seno triplo negativo

Scritto il 07/12/2025
da agi

AGI - Sviluppato un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca una proteina chiave, SFRP2, riuscendo a sopprimere la crescita tumorale, ridurre le metastasi nel carcinoma mammario triplo negativo, TNBC, una forma di cancro al seno notoriamente aggressiva e difficile da trattare, e riattivare il sistema immunitario. A farlo ricercatori del MUSC Hollings Cancer Center. Lo studio preclinico che ha identificato questa promettente strategia terapeutica è descritto su Breast Cancer Research.

Il TNBC è difficile da trattare perché manca dei recettori ormonali che rendono altri tumori sensibili alle terapie mirate. Lo studio si è concentrato sulla proteina SFRP2, proteina secreta frizzled-related 2, che agisce come un attivatore del cancro, favorendo la crescita tumorale e l'immuno-resistenza. L'anticorpo SFRP2 agisce su più fronti bloccando gli effetti cancerogeni di questa proteina. Questo inibisce la formazione di nuovi vasi sanguigni, angiogenesi, e blocca la morte cellulare, apoptosi, delle cellule tumorali. Nei modelli di TNBC avanzato, l'anticorpo ha portato a uno sviluppo significativamente inferiore di tumori polmonari, metastasi.

L'impatto sul microambiente tumorale e le cellule immunitarie

L'anticorpo ha innescato una forte morte cellulare anche nelle cellule tumorali che avevano smesso di rispondere alla chemioterapia standard, doxorubicina. La scoperta più significativa è il ruolo di SFRP2 nel microambiente tumorale e la capacità dell'anticorpo di "rieducare" le cellule immunitarie a combattere il cancro. SFRP2 è stata trovata non solo sulle cellule tumorali, ma anche sui macrofagi associati al tumore e sui linfociti infiltranti. Nel TNBC, i macrofagi sono spesso polarizzati verso lo stato M2, immuno-soppressivo, favorendo la crescita del cancro. Trattando i macrofagi con l'anticorpo SFRP2, essi hanno rilasciato una quantità significativa di interferone-gamma, spingendoli verso lo stato M1, anti-tumorale. L'anticorpo ha anche riattivato le cellule T che combattono il cancro, che nel TNBC tendono a esaurirsi e a diventare inefficaci, suggerendo un potenziale per rafforzare o migliorare le immunoterapie esistenti.

Precisione terapeutica e prospettive future

L'anticorpo si è dimostrato anche altamente mirato, concentrandosi nel tessuto tumorale e non accumulandosi negli organi sani o nelle cellule in crescita normale. Questa precisione è cruciale per minimizzare gli effetti collaterali che affliggono le chemioterapie tradizionali. La scoperta che SFRP2 si trova al crocevia tra crescita tumorale, soppressione immunitaria e resistenza al trattamento apre la strada a un nuovo tipo di terapia di precisione per il TNBC. L'anticorpo è stato concesso in licenza a Innova Therapeutics e sta cercando fondi per avviare il primo studio clinico sull'uomo.